TIZIANO PASSEROTTI - SACRA FAMIGLIA CON CON SAN GIOVANNINO E UN SANTO MARTIRE BENEDETTINO
Tiziano Passarotti
Tiburzio Passarotti, o Passerotti, era il figlio primogenito del pittore Bartolomeo e di Imperia Toselli. All'età di diciotto anni fu aggregato alla "Compagnia dei pittori e bombasari". Con l'aiuto di suo padre, dipinse la pala "Loiani", con il Martirio di santa Caterina, firmata e datata 1577 e destinata alla basilica di San Giacomo Maggiore, a Bologna. Tiburzio col tempo modificò l'impostazione artistica del padre, volgendo verso il manierismo, accentuando cioè i cromatismi e le pose che dipingeva con meno naturalezza. Trasferì la sua abitazione nel quartiere di San Tommaso al Mercato, abbandonando la casa paterna che si trovava presso la chiesa di San Michele del Mercato. Sposò Taddea Gaggi, dalla quale ebbe due figli - Gasparo e Arcangelo - i quali, seguendo le tendenze familiari, divennero pittori.
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Fonte e altri dettagli su: https://it.wikipedia.org/wiki/Tiburzio_Passarotti
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Dal 1400 al 1600, prima che Caravaggio introducesse il chiaroscuro nella pittura, i pittori rendevano i dipinti armonici con i colori e con delle linee immaginarie che scandivano il dipinto e facevano sì che il nostro sguardo si posasse sull’elemento che il pittore riteneva fondamentale e che non sempre si identifica con la Madonna o il Bambino Le forme più diffuse sono il cerchio che rappresenta la perfezione (che molte volte viene allungato e diventa un ellisse – elemento che unisce la perfezione al concetto dei due poli ovvero l’umano e il divino) Se chiudiamo gli occhi e riaprendoli guardiamo il dipinto, il nostro sguardo dove si posa? Sul magico e dolce momento di incontro tra Gesù che porge l’ uva a San Giovannino.