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IL SIMBOLISMO DEL QUADRO 

La vite, nella Bibbia, è simbolo di benessere, fecondità, benedizione In Oriente era simbolo di benessere fino da identificare la vita umana con una foglia di vite. Nel libro dei Numeri gli esploratori, invitati da Mosè a esplorare la terra promessa, mostrano l'abbondanza e la ricchezza di questa terra portando un tralcio di vite con un grappolo di uva (13,25). La vite esprime la fecondità della terra donata dal Signore (cfr. Dt 6 8) e significa una vita che si svolge nella quiete e nella pace. Nel Nuovo Testamento, il simbolo della vite è caro all'evangelista Giovanni, per il quale la vite non rappresenta più Israele ma Gesù, il Messia. Il Padre è il vignaiolo. Per far fruttare la vite la pota dei tralci secchi, nel tempo opportuno. Gesù si definisce la vite, quella vera. L'aggettivo vero significa fedele. L'immagine suggerisce che Gesù è la fonte sicura della vita. I credenti sono i tralci e se vivono uniti a lui, come il tralcio vive dalla linfa della vite, godono della vita piena e portano frutti (cfr.Gv15,1-7). Se, invece, si staccano dalla vite, seccano e vengono bruciati. (fonte: https://www.paoline.it/blog/bibbia/167-la-vite-simboli-biblici.html)

Altro simbolo importante è la croce ai piedi di San Giuseppe, che potrebbe essere un piccolo bastone creato dai bambini per giocare, ma che allude alla morte di Gesù e forse il sacco che c’è in fianco potrebbe alludere alla pesantezza dei nostri peccati che Gesù espia sulla croce.

La pace, elemento quasi sempre presente nei quadri  della Madonna con Bambino, dato che Gesù è venuto nel mondo a portare la pace, è simboleggiata dall’uccellino che vola sulla sinistra e, forse dal ramo che il Santo tiene con un braccio e che potrebbe essere d’olivo.

L'ARMONIA DELLE FORME E DEI COLORI 

Se analizziamo l’armonia delle forme vediamo

  • un’immaginaria linea che collega il viso della Madonna con quello del santo ed entrambi hanno il viso piegato e guardano il bambino (il sacro)

  • un’altra immaginaria linea colleghi il viso di San Giuseppe (che non si vede spesso in quadri con questo soggetto) con quella di San Giovannino

 

I colori aiutano moltissimo sia nel senso di armonia, sia nel portare lo sguardo dello spettatore sulla scena bucolica di due bambini che giocano con della frutta: abbiamo infatti i toni chiari a destra (rosa del mantello della Madonna e arancione chiaro per il vestito di San Giuseppe) che si contrappongono al blu di sinistra (veste del santo e tonaca di Maria)

L'IMPORTANZA DELLE MANI

Sicuramente in questo quadro la posizione delle mani è stata studiata dal pittore per dare equilibrio al quadro. E’ molto strano che la mano sinistra della Madonna non sia attorno al Bambino ma sia attorno a San Giovannino e che lo sguardo della Madonna cada su San Giovannino invece che su Gesù, sembra quasi essere una fotografia di un istante. Ipotizziamo per un istante che la mano della Madonna fosse stata dipinta sul Bambino, questo non avrebbe creato il triangolo perfetto tra il viso della Madonna e il viso di San Giovanni, e tra San Giuseppe e Gesù, come se il Santo non avesse avuto la mani sinistra piegata, non avrebbe creato l’altro “triangolo immaginario” con il suo viso.

 

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L’armonia dei colori e il contrasto tra l’incarnato dei visi e dei corpi dei bambini e l’oscurità del bosco sullo sfondo creano quasi un quadro bucolico.

Le forme degli arti cosi integrate una con l’altra, come se stessero danzando, ricorda un po’ i quadri bucolici delle baccanti e dall’altro lato il bosco non è uno sfondo che troviamo usuale per questa iconografia. Il bosco potrebbe far pensare alle centinaia di storie di eroi che sono stati sconfitti in un bosco o che ne sono usciti trionfanti, possiamo infatti pensare che la morte di Gesù sia una sconfitta o che Gesù sia il maestro più importante di tutta la storia e che abbia vinto qualsiasi ego, mentre altri maestri o eroi avevano sconfitto alcuni di essi.

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