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PALA FELICINI O DEL GIOIELLO
 FRANCESCO FRANCIA - BOLOGNA 1490

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Questa pala di Francesco Raibolini, detto "Francia" è raffinatissima. Il Francia è un artista poco conosciuto ma uno degli artisti più eleganti di sempre garzie alle sue impeccabili rese prospettiche (grande attenzione all'arhitettura) e una dolcezza tipicamente peruginesca (Francesco Francia infatti conobbe il Perugino). La Pala Felicini è uno dei suoi capolavori più belli e intensi ed è conservata alla Pinacoteca Nazionale di Bologna. E' una "sacra conversazione", ovvero un dipinto con la Madonna e il Bambino al centro e i santi attorno. San Giovanni Battista con l'indice ci presenta i personaggi, che sono, da sinistra a destra, santa Monica, sant'Agostino, la Madonna col Bambino, san Francesco, san Procolo e san Sebastiano. Nella composizione è compreso il committente, Bartolomeo Felicini, inginocchiato in atto di preghiera, e un angelo che suona la cetra. Sembra quasi che il pittore volesse dare al dipinto un'accompagnamento musicale o volesse provare a farcelo percepire. (Fonte https://www.finestresullarte.info/)

Francesco Francia, nato Raibolini ma detto il Francia (Zola Predosa o Bologna, 1447-1449 circa – Bologna5 gennaio 1517), è stato un pittoreorafo e medaglista italiano, attivo a Bologna.

Prima di avvicinarsi alla pittura nel 1485 ebbe una formazione come orafo. Nel 1483 divenne capo della Corporazione degli orafi bolognesi. Fu menzionato per la prima volta come pittore nel 1486 e il suo primo lavoro è la Madonna Felicini, firmata e datata 1494. Ha lavorato in collaborazione con Lorenzo Costa, influenzato dal suo stile e da quello di Ercole de' Roberti fino al 1506 quando il Francia divenne pittore di corte dei Gonzaga a Mantova: da quel momento sarà influenzato dal Perugino e Raffaello

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