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L' IMMACOLATA CONCEZIONE E LA LUNA nei pittori del 600

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Uno dei più famosi pittori a rappresentare la mezzaluna è Murillo, che nelle opere della prima metà del XVII secolo rappresentava correttamente la luna piena su cui poggiano i piedi di Maria, addirittura vi è un’opera in cui la rappresenta con occhi e naso, mentre nella seconda metà (tra il 1660 e il 1670) rappresenta la luna come una mezzaluna con le punte rivolte verso l’alto e come quasi calpestata da Maria.

Nella Virgen Morena di Guadalupe (1531)  la luna è calante, (gobba rivolta verso il basso) segno della purezza della Vergine che contrasta l’impero delle tenebre e sconfigge le resistenze a Dio.  Questa iconografia è limitata al periodo 1.400-1.700. Assenti nell'iconografia bizantina e gotica e scomparse negli ultimi due secoli.

 

In altre opere invece (e un esempio lo troviamo in una bella tela dell’Immacolata dello Zurbaran) la luna è crescente (gobba rivolta verso l’alto) e indica il trionfo di Cristo sul male e sulla morte. Si tratta normalmente di pale d’altare poiché, durante la celebrazione eucaristica all’elevazione dell’ostia, l’astro veniva a significare l’irraggiamento della stessa.
 

La luna ha segnato anche un passaggio storico importante per la Chiesa. Maffeo Barberini, futuro Papa Urbano VIII, e Roberto Bellarmino, teologo e cardinale, avevano guardato con favore alle scoperte astronomiche di Galileo espresse nel Sidereus Nuncius, tant'è che Ludovico Cardi, detto il Cigoli, artista noto nella Roma di allora, nel 1611, a un anno di distanza dalla pubblicazione del Sidereus Nuncius, realizzò un affresco singolarissimo.

 

Nella cupola della Cappella Paolina in Santa Maria Maggiore il pittore toscano, come ebbe a scrivere allo stesso Galileo lo scienziato Francesco Cesi, sotto l’immagine della beata Vergine ha dipinto la Luna nel modo che da Vossignoria è stata scoperta, colla divisione merlata e le sue isolette. Tale Immacolata, realizzata con il consenso di papa Paolo V Borghese, non fu mai cancellata né nascosta sotto altra pittura, ma rimase lì a dimostrare l’interesse che, anche in tempi difficili, la Chiesa riservò alle scoperte della scienza e della tecnica.

Altri autori che la hanno dipinta:

(Bernardo Bitti XVI, Cristóbal Gómez XVI, Francisco Pacheco 1625, Bartolomé Esteban Murillo 1660-65 El Escorial, Diego Vera Gómez 2000, Gary J Hernández 2000), mezzelune poste anche al rovescio, cioè con le punte verso il basso (classico per eccellenza la Madonna di Guadalupe, per esempio, Francisco de Zurbarán 1598-64, Anonimo XVII Thyssen Málaga, Charles Mellin 1630, Baltasar de Echave Ibia 1620, Bartolomé Esteban Murillo 1645-55), oppure lune anche intere (Diego Rodríguez de Silva y Velázquez 1619, Francisco de Zurbarán 1656, Bartolomé Esteban Murillo 1650 La Colosal, Bartolomé Esteban Murillo 1670, Juan de Valdés Leal 1661, Juan de Espinal 1778) o solo serpenti (Antón Raphael Mengs 1770-90, Vicente López 1806).

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